Sostegni ai figli minori di donne vittime di violenza – La “dote educativa”

Misura di sostegno per garantire ai/alle figli/e minori di donne vittime di violenza la continuità didattica e l’accesso alle opportunità scolastiche e culturali.

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La sperimentazione della “dote educativa” nasce con l’intento di contrastare la disuguaglianza educativa, il divario digitale e il fenomeno dell’abbandono scolastico, soprattutto nei casi di allontanamento dalla residenza per sfuggire alle situazioni di violenza e di maltrattamento.

L’intervento si integra nell’ottica di una programmazione unitaria delle risorse e in sinergia con le priorità del programma regionale di contrasto alla povertà.

A chi si rivolge la dote educativa e in cosa consiste?

Si rivolge ai minori in età scolare figli delle donne beneficiarie del Reddito di Libertà (RDL) e consiste in un pacchetto di beni e di servizi come per esempio:

  • sostegno per acquisto di libri di testo, kit scolastici, giochi educativi, strumenti musicali;
  • sostegno per le spese extra-scolastiche (gite, campi estivi, attività non curriculari, corsi di
  • musica, attività sportive, corsi di lingua straniera);
  • dispositivi informatici e accesso alla connessione internet;
  • monte ore di sostegno allo studio individuale;
  • sostegno a spese di trasporto, per raggiungere la scuola e altri centri.

Chi sono i beneficiari?

Gli Ambiti PLUS sono i beneficiari che, in sede di coprogettazione del piano personalizzato con le équipe dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza e con le donne destinatarie della misura, valutano l’opportunità di integrare l’attivazione della “dote educativa”.

Qual è l’ammontare del beneficio economico?

Il tetto massimo di spesa è stabilito in euro 6.000 annui, per nucleo familiare composto da una donna beneficiaria del RDL, con uno o più figli minori, anche al fine di evitare disparità di trattamento con gli analoghi interventi previsti nell’ambito del REIS.

DOCUMENTI

Delibera della Giunta Regionale n. 29/12 del 21 luglio 2021 (preliminare)

Delibera della Giunta Regionale n. 34/23 dell’11 agosto 2021 (definitiva)

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