Dopo di noi – Legge n. 112/2016
Il programma attuativo regionale “Dopo di noi” è destinato a promuovere su tutto il territorio regionale la realizzazione di progetti e servizi necessari allo sviluppo di modalità di vita indipendente e di soluzioni abitative autonome.
La deliberazione della Giunta regionale n. 52/12 del 22.11.2017 ha introdotto il programma attuativo regionale “Dopo di noi”, destinato a promuovere su tutto il territorio regionale la realizzazione di progetti e servizi necessari allo sviluppo di modalità di vita indipendente e di soluzioni abitative autonome. Il programma prevede la realizzazione di un sistema diffuso e articolato di servizi e interventi per l’accompagnamento e l’uscita dal nucleo familiare di origine di persone con gravi disabilità, comprese quelle intellettive e del neurosviluppo, riconosciute ai sensi dell’art.3 comma 3 della L 104/1992. Si tratta di persone prive del sostegno familiare, la cui disabilità non è conseguente al naturale invecchiamento o patologie connesse alla senilità, di età compresa tra i 18 e i 64 anni (così come definito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che stanzia le risorse).
Il programma è annuale, pertanto ogni anno si aggiorna l’ammontare del finanziamento previsto, che è stanziato dal Ministero. Si indica di seguito lo stanziamento delle somme per ogni annualità dal 2016 all’anno in corso:
Annualità 2016: 2.610.000 euro
Annualità 2017: 1.110.700 euro
Annualità 2018: 1.481.900 euro
Annualità 2019: 3.700.000 euro
Annualità 2020: 2.186.800 euro
Annualità 2021: 2.176.460 euro
Annualità 2022: 2.085.140 euro
E’ previsto il coinvolgimento degli enti gestori degli ambiti PLUS, dell’Azienda Tutela Salute Sardegna ATS e degli enti del Terzo Settore nella definizione delle modalità con cui gli stessi sono chiamati a dare concreta attuazione agli interventi.
Gli Ambiti PLUS invitano le famiglie interessate alla partecipazione e presentazione delle domande. L’unità di valutazione territoriale (UVT) dell’ATS si occupa di esaminare il singolo per poter valutare le specifiche inclinazioni e attitudini. Questa valutazione multidimensionale è finalizzata ad individuare le persone che necessitano con maggiore urgenza degli interventi di sostegno descritti, nonché a definire il profilo del singolo soggetto, utile all’elaborazione del progetto in cui si concretizza il percorso formativo e di crescita dell’individuo. Il progetto viene scelto dall’apposito catalogo o elenco regionale predisposto in coerenza con le finalità della L. n. 112/2016. Nel valutare l’urgenza si tiene conto delle limitazioni dell’autonomia, dei sostegni che la famiglia è in grado di fornire, della condizione abitativa ed ambientale, nonché delle condizioni economiche della persona con disabilità e della sua famiglia.
Per le persone con disabilità grave già inserite in un percorso di residenzialità extra-familiare, particolare attenzione è riservata alla rivalutazione delle caratteristiche di tali residenze, e all’eventualità che tali soluzioni costituiscano barriere all’inclusione della persona con disabilità grave, facilitandone l’isolamento.
In esito alla suddetta valutazione è in ogni caso garantita una priorità di accesso alle persone:
- con disabilità grave e prive di entrambi i genitori, in totale assenza di risorse economiche reddituali e patrimoniali;
- con disabilità grave i cui genitori, per ragioni connesse, in particolare, all’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa;
- con disabilità grave inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare, come individuate all’art.3 comma 4 del decreto ministeriale del 21/06/2017.
La documentazione utile ad ottenere il beneficio è quindi costituita da: domanda, profilo di funzionamento, scheda di valutazione delle autonomie, ISEE socio sanitario.
E’ sempre l’UVT che si occupa dell’analisi finale del percorso formativo attivato, anche se questa attività di monitoraggio è ancora da strutturare.
Non esistono scadenze. Trattandosi di programma annuale, potrebbe verificarsi l’ipotesi che per un dato anno le risorse non vengano stanziate e che lo stesso non possa essere regolarmente riattivato/prorogato.
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