Interventi per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 negli Istituti penitenziari
La Regione Sardegna nel 2020 ha pubblicato un Avviso pubblico per la presentazione di interventi mirati a fronteggiare l’emergenza Covid-19 negli Istituti penitenziari.
Per arginare il rischio di trasmissione della malattia all’interno delle carceri, e il rapido moltiplicarsi del numero delle persone colpite è stato predisposto uno specifico Programma di intervento della Cassa delle Ammende per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 negli Istituti Penitenziari.
In attuazione dell’Accordo stipulato il 26 luglio 2018 e in considerazione della necessità di intervenire con urgenza per porre in essere misure efficienti ed efficaci nella diffusione epidemiologica COVID-19, la Regione Sardegna ha risposto promuovendo una programmazione condivisa degli interventi per fronteggiare l’emergenza negli Istituti Penitenziari, con la collaborazione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP) e dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE) di Cagliari.
Gli interventi previsti dall’Avviso consistono nell’inserimento dei destinatari in strutture idonee, al fine di ridurre i rischi di contagio nel contesto comunitario rappresentato dagli istituti penitenziari, promuovendo il deflazionamento della popolazione detenuta, attraverso il ricorso a tutte le misure ammesse dal sistema penale e penitenziario (arresti domiciliari, misure alternative alla detenzione, rinvio obbligatorio o facoltativo dell’esecuzione della pena ex art. 146 e 147 c.p. etc.) al fine di assicurare maggiore distanziamento fisico in ambito penitenziario e contemporaneamente garantire il sostegno emotivo e psicologico.
I destinatari degli interventi personalizzati sono persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria privativi o limitativi della libertà personale, detenuti negli Istituti Penitenziari della Sardegna e per i quali sia possibile prevedere l’accesso alle Misure alternative alla detenzione.
Sono altresì da considerarsi beneficiari i detenuti già inseriti nel “Progetto di inclusione per persone senza fissa dimora in misura alternativa”, provenienti anch’essi dagli Istituti Penitenziari della Sardegna e gestiti dall’UIEPE della Sardegna.
Il progetto di accoglienza personalizzato avrà per oggetto gli interventi di supporto abitativo e di sostegno all’inclusione sociale di detenuti/e, italiani/e e stranieri/e ammessi a misure alternative alla detenzione con pena da scontare, anche costituente residuo di maggior pena, non superiore ai 12 mesi e che non dispongano di un domicilio effettivo e idoneo.
Gli interventi, finalizzati a favorire l’accesso alle misure non detentive delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria privativi o limitativi della libertà personale, al fine di tutelare la salute dei detenuti durante l’emergenza sanitaria COVID-19, si articolano in due tipologie differenti:
- collocazione in unità abitative indipendenti o di accoglienza in ambito comunitario, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia;
- sostegno economico e sociale per i destinatari, con particolare riferimento alle detenute con prole minore di età: aiuto per il soddisfacimento dei bisogni primari, nelle more della fruizione del reddito di cittadinanza; supporto per la presentazione della domanda per il reddito di cittadinanza o di altra misura a sostegno al reddito.
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