Assegno di natalità

Misura di contrasto allo spopolamento dei piccoli centri mediante contributi a favore dei nuclei familiari, residenti o che trasferiscono la residenza, nei Comuni sardi con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

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Cos’è l’assegno di natalità

Il fenomeno dello spopolamento costituisce da tempo uno dei problemi più rilevanti per la Sardegna a causa delle ricadute negative derivanti dalle interrelazioni tra le dinamiche demografiche, economiche e sociali.

In particolare, lo spopolamento affligge i piccoli centri, prevalentemente delle zone interne, contrassegnati anche da sistemi di viabilità e trasporti inadeguati e da una forte carenza di servizi alla persona, alimentato dai connessi fenomeni dell’invecchiamento della popolazione e dal trasferimento delle giovani generazioni verso centri più attrattivi per esigenze di studio e di lavoro.

Per arginare questo fenomeno, con la legge regionale di stabilità del 2022 (L.R. n. 3/2022, art. 13, co. 3) sono state destinate cospicue risorse finanziarie a favore dei Comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti alla data del 31 dicembre 2020, per la concessione di contributi e agevolazioni a coloro che vi risiedono o vi trasferiscono la residenza.

La L.R. n.1 del 5 febbraio 2024 (art. 3 co. 3) ha poi esteso la misura, a decorrere dall’anno 2024, ai Comuni aventi al 31 dicembre 2022 popolazione compresa fra i 3.000 e i 5.000 abitanti.

Nello specifico i sostegni previsti dalla Legge di stabilità 2022 riguardano:

  1. contributi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2022 e anni successivi;
  2. contributi a fondo perduto per l’acquisto e ristrutturazione di prime case;
  3. contributi a fondo perduto per l’apertura di un’attività imprenditoriale;
  4. agevolazioni dedicate nella forma del credito di imposta.

La competenza sulla misura riguardante la concessione di contributi per i figli nati, adottati o in affido preadottivo (“Assegno di natalità”) è stata attribuita alla Direzione Generale delle Politiche Sociali, cui sono state assegnate le seguenti risorse per il triennio 2022-2024:

  • euro 7.098.600 per il 2022;
  • euro 20.137.800 per il 2023;
  • euro 33.177.000 per il 2024;
  • euro 54.889,80 per il 2025;
  • euro 73.509.000 per il 2026.

Con la deliberazione n. 28/22 del 9 settembre 2022 la Giunta Regionale ha approvato le Linee Guida sui criteri e le modalità di erogazione dei contributi previsti dall’Assegno di natalità, preventivamente concertate nella Conferenza Permanente Regione – Enti locali.

A chi si rivolge

Possono presentare la domanda per l’Assegno di natalità i nuclei familiari, anche mono-genitoriali, per ogni figlio nato a decorrere dal 1° gennaio 2022, se residenti in Comuni con meno di 3.000 abitanti, o dal 1° gennaio 2024, se residenti in Comuni con meno di 5.000 abitanti, e fino al compimento del quinto anno di età del bambino o alla cessazione dell’affido qualora si verifichi prima del compimento dei cinque anni.

Modalità di presentazione delle domande

L’attuazione della misura è affidata ai Comuni i quali predispongono l’avviso pubblico, allegando la modulistica necessaria alla presentazione delle domande, e verificano che i richiedenti siano in possesso dei requisiti per l’accesso al beneficio.

La domanda di contributo “Assegno di natalità” deve essere sottoscritta da entrambi i genitori; in caso di unico richiedente si dovrà dichiarare di aver effettuato la richiesta in osservanza delle disposizioni sulla responsabilità genitoriale. La domanda deve essere presentata al Comune di residenza o di nuova residenza mediante le modalità ed entro i termini stabiliti dallo stesso Ente.

Ammontare del contributo

Il contributo è cumulabile con eventuali altre agevolazioni finanziarie aventi finalità similari ed è riconosciuto ai nuclei familiari aventi i requisiti. Ai nuclei familiari ammessi al beneficio, è erogato un contributo di euro 600,00 mensili per il primo figlio nato cui si aggiungono euro 400 mensili per ogni figlio successivo al primo. Il contributo sarà riconosciuto anche negli anni successivi al 2022 e fino al compimento del quinto anno di età del bambino.

Erogazione del contributo ai beneficiari

I contributi vengono erogati agli aventi diritto direttamente dal Comune di residenza che gestisce l’intervento, tramite accredito su un IBAN indicato nel modulo di domanda. L’erogazione dell’assegno terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande e del possesso dei requisiti richiesti che dovranno essere mantenuti per tutta la durata di fruizione del beneficio.

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