“SOStenere in Rete”: coordinamento degli interventi complessi contro la violenza di genere

Da diversi anni la Regione Sardegna porta avanti politiche attive di contrasto alla violenza di genere centrate sulla gestione del fenomeno all’interno della Rete dei Servizi territoriale e su un modello di governance partecipato e multilivello
All’interno di quest’ottica si inserisce anche il progetto Regionale “SOStenere in Rete”, progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità, di cui la Regione Sardegna è Ente Capofila.

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Progetto finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

Logo Dipartimento per le Pari Opportunità

Descrizione del progetto

Il progetto “SOStenere in Rete” nasce nell’ambito degli interventi rivolti agli autori di violenza di genere e si inserisce, più in generale, nell’ambito delle azioni di contrasto alla violenza.
Si avvale della collaborazione di Enti partner quali l’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna, Ares Sardegna, Università degli Studi di Sassari.
È stato elaborato sulla base della legislazione nazionale e regionale in materia e in particolare sulle indicazioni del Rapporto Grevio (Group of Experts on Action against Violence against Women) e del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2021-2023). Tali provvedimenti sottolineano la necessità di sopperire alla mancanza di uniformità di strumenti normativi e pratiche nelle realtà regionali e sub-regionali e all’insufficiente comunicazione tra le strutture di coordinamento centrale e le realtà locali e delle realtà locali tra loro. Ribadiscono inoltre che il livello della governance territoriale è individuato nelle reti antiviolenza, coordinate dalla Regione, che devono garantire «il raccordo operativo e la collaborazione con tutti i servizi generali e specializzati che operano nel campo della prevenzione, protezione e del contrasto alla violenza maschile contro le donne».

Linee di intervento del progetto

In accordo con tali indicazioni, il progetto si sviluppa attraverso quattro linee di intervento:

  • comunicazione: attraverso la sensibilizzazione e collaborazione attiva degli operatori dell’informazione;
  • formazione: mediante eventi formativi rivolti ai servizi del territorio che intervengono nelle situazioni di violenza (operatori dei servizi socio-assistenziali comunali e sovracomunali, operatori dei servizi territoriali socio-sanitari e del Pronto Soccorso, Centrale Operativa Territoriale e organizzazioni di volontariato del 118, Forze dell’Ordine, Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, etc.) volti ad accrescere la capacità di valutazione per l’emersione dell’evento, le competenze per la gestione nell’emergenza e a conoscere l’ attuale articolazione dei servizi che se ne occupano;
  • organizzazione e strutturazione dei servizi: con la costituzione e/o il rafforzamento delle reti locali antiviolenza ed il coinvolgimento dei soggetti sociali che hanno partecipato ai percorsi formativi;
  • ricerca-azione: grazie allo sviluppo di un modello di intervento unitario improntato sulla rete per la gestione del fenomeno della violenza di genere e alla costruzione di strumenti per la gestione dei flussi comunicativi e l’analisi dei dati in collaborazione con l’Osservatorio Regionale sulla violenza.

Obiettivi prioritari del progetto

Il progetto si prefigge i seguenti obiettivi prioritari:

  • formalizzare le reti antiviolenza (individuazione dei nodi della rete con il coinvolgimento dei servizi generali e specialistici del territorio di ciascuna Provincia);
  • rafforzare un sistema di governance delle reti antiviolenza multilivello e partecipativa;
  • individuare un modello di intervento nelle specifiche situazioni di violenza che possa essere attuato in tutti gli ambiti territoriali e sottoposto a processi di verifica e riprogettazione;
  • individuare un modello di intervento che punti maggiormente sulla prevenzione dell’escalation della violenza attraverso il rafforzamento delle connessioni tra i nodi delle reti. Tutti i nodi della rete possono essere potenziali punti di primo contatto;
  • gestire i flussi comunicativi.

Compiti delle reti antiviolenza

Le reti antiviolenza che nell’ambito del progetto si intende costituire e rafforzare, avranno un duplice compito:

  • a livello locale, gestire gli eventi singoli di violenza attraverso la definizione di accordi formalizzati;
  • a livello provinciale e di città metropolitana, orientare il Tavolo Regionale Permanente di Coordinamento della Rete contro la Violenza di Genere (istituito con Decreto Assessoriale n. 29 del 30.07.2018) con funzioni consultive, per promuovere politiche di contrasto alla violenza e una migliore distribuzione delle risorse economiche a seconda della specificità degli ambiti territoriali.

Consulta i documenti

Normativa sugli organi regionali di coordinamento delle azioni di contrasto alla violenza

Normativa sui Centri Antiviolenza e sulle Case di Accoglienza (requisiti strutturali e organizzativi; modalità di rendicontazione; governance territoriale)

Normativa sugli interventi rivolti agli autori di violenza di genere e nelle relazioni affettive

 

 

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

19 Luglio, 2022